Il sistema dell’Ecolabel europeo è definito dal regolamento 880/92 (modificato dal regolamento 1980/299) della Comunità europea.

Le sue finalità sono:
Promuovere la concezione, la produzione, la commercializzazione e l’utilizzo di prodotti con un impatto sull’ambiente minore durante l’intero ciclo di vita del prodotto
 – Fornire ai consumatori un’informazione migliore sulle performance ambientali dei prodotti in modo tale da fornire consapevolezza sui criteri ambientali in funzione dell’acquisto

ECOLABEL è l’etichetta ecologica che è stata scelta dalla Comunità Europea per contraddistinguere i ‘prodotti puliti’ e per incoraggiare una produzione ed un consumo sostenibile

Alcune distinzioni

Il marchio
L’etichetta o marchio è usato come strumento di mercato per attirare l’attenzione dei consumatori

Marchio d’impresa
Sono il principale elemento distintivo dell’azienda nel mercato

Marchi informativi
Sono quelli che puntano ad informare il consumatore sulle caratteristiche

Quello che distingue i marchi di qualità è il fatto che derivano da un processo di certificazione che coinvolge un soggetto esterno per l’attestazione della conformità del prodotto alle norme stabilite.

I marchi ecologici

Nei diversi paesi europei ed extraeuropei sono stati introdotti vari marchi con caratteristiche diverse per quel che riguarda:

  • Tipologia di prodotti a cui sono applicabili
  • Criteri di valutazione per l’attribuzione del marchio
  • Soggetto che attribuisce il Marchio

I principali marchi ecologici nel mondo

Germania
E’ stato il promo paese ad avere un’iniziativa nel campo. Nel 1977 la Repubblica Federale tedesca ha introdotto un marchio ambientale chiamato “Angelo Blu”.
L’angelo Blu veniva inizialmente assegnato a prodotti come carta riciclata, bottiglie a rendere, spray senza CFC per poi arrivare a coprire circa 4000 prodotti divisi in 60 categorie differenti.
La definizione del marchio per una nuova categoria di prodotti  e dei relativi criteri per l’assegnazione sono stabiliti da un Jury per il marchio ecologico composto da rappresentanti dello Stato, da gruppi ambientalisti, da associazioni di consumatori, da istituti scientifici, da industrie e mezzi di comunicazione.

Per l’assegnazione dell’Angelo Blu vanno considerati degli standard stabiliti relativi a:

  • Ciclo di vita del prodotto
  • Aspetti di protezione ambientale
  • Usabilità e sicurezza

Paesi scandinavi
Nel 1898 nei Paesi Scandinavi è stato introdotto un proprio marchio ecologico, denominato il “Cigno”, con criteri comuni di attribuzione e concordati in modo tale da permettere ad ogni paese scandinavo di poterlo rilasciare autonomamente.

Marchio A per i prodotti che rappresentano il meglio del mercato
Marchio B per identificare i prodotti che soddisfano i criteri minimi di qualità in ambito ecologico

Francia
Ha introdotto il ”NF Environment”, sviluppato dall’ANFOR (French Standardization Association) sullo studio completo del ciclo di vita dei prodotti

Olanda
Su iniziativa del ministro dell’ambiente e dell’economia nel 1992 è stato creato lo ‘’Stichting Milieukeur’’ che dà il compito di determinare i criteri ecologici ad istituti di ricerca specialistici

Spagna
Nel 1993 l’Associazione Spagnola di Normalizzazione e certificazione ha dato vita al “AENOR Medio Ambiente” sulla base di una analisi completa del ciclo di vita

Austria
Nel 1991 è stato istituito l’“Umweltzeichen Baume” dal Ministro per l’Ambiente, Salute e Famiglia

USA
Nel 1989 gli Stati Uniti hanno introdotto l’”US Green Seal Programe”. E’ uno schema di certificazione di definizione semplice che ha il contributo di 100 partner ambientali tra cui molte amministrazioni e agenzie per la tutela dell’ambiente

Canada
E’ stato introdotto nel 1988 il ‘Canada Enviromental Choice” inizialmente amministrato dal Ministro dell’Ambiente per divenire poi privatizzato gradualmente

Giappone
Ha istituito il “Japanese Eco Mark” nel 1989, marchio che ha avuto rapidamente molto successo quando dopo soli 3 anni i prodotti ad esporlo erano già 2300. 

 

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