Nell’ambito degli studi sugli impatti che hanno le azioni dell’uomo sull’ambiente e come testimonianza della crescita della green economy e di una cultura sempre ‘più verde’ nei comportamenti che ogni persona, come singolo o come parte di un insieme, può compiere, sono molti significativi gli studi che appartengono alla branca dell’ecologia industriale.
L’ecologia industriale è una disciplina scientifica che ha visto le sue origini verso la fine degli anni ’90.
Verte sullo studio del sistema umano – da considerare sia come sistema produttivo sia sociale e culturale –valutato nel suo ambiente: ovvero la biosfera.
La disciplina ha uno stampo interdisciplinare che prende i suoi riferimenti dalle scienze ambientali, dalle scienze sociali e dall’ingegneria.
La definizione ‘ecologia industriale’ nasce dall’unione di due parole:
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Ecologia: poichè analizza i flussi materiali ed energetici nei sistemi industriali utilizzando i metodi di questa disciplina
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Industriale: il suo oggetto di studio non è l’ambiente naturale ma il sistema industriale con un’accezione molto ampia considerando industria, città, commercio agricoltura…
Chi si occupa di ecologia industriale studia quindi impatti e conseguenze che comportano le attività industriali sulla disponibilità delle risorse naturali, sulle capacità dell’ambiente di assimilare i rifiuti e sugli ecosistemi.
A sviluppare il concetto di ecologia industriale è stato per la prima volta Robert Frosch all’inizio degli anni 90, creando un nesso tra ecosistemi naturali ed ecosistemi industriali.
Introduce il concetto di sistema eco-industriale che, in analogia con gli ecosistemi naturali, dovrebbe attuarsi attraverso la diminuzione dei rifiuti generati nei processi produttivi e portando al livello più alto possibile l’uso efficace delle materie di scarto e di prodotti a fine vita con lo scopo di essere uno stimolo per altri processi produttivi.
Secondo Frosch un sistema con queste caratteristiche può prendere il via soltanto se i numerosi soggetti coinvolti interagiscono con l’intento di trovare sinergicamente delle soluzioni valide.
Inoltre:
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la produzione dei prodotti dovrebbe avere come fine quello di poter sempre arrivare al riutilizzo/riciclo a fine vita,
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I costi per lo smaltimento degli scarti dei prodotti e dei processi dovrebbero essere gestiti internamente
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Il produttore deve acquisire un atteggiamento di piena responsabilità verso i processi produttivi
Lo scopo principale dell’ecologia industriale è di farsi promotrice dello sviluppo sostenibile a livello globale, regionale e locale.
Altro studioso che ha portato avanti i concetti dell’ecologia industriale è Paul Hawken secondo cui l’ecologia industriale garantisce per la prima volta la possibilità di utilizzare uno strumento di gestione integrata e su scala ampia, che concepisce le strutture industriali “come se fossero una serie di ecosistemi industriali interconnessi e interfacciati nell’ecosistema globale”
Vengono così introdotti altri due concetti:
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Il metabolismo industriale
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La simbiosi industriale.
Il metabolismo industriale ha come obiettivo principale quello di analizzare il flusso dei materiali utilizzati partendo dallo studio della società per capirne meglio i le fonti, le cause egli effetti delle emissioni.
Poggia primariamente su uno studio dei processi fisici che portano alla generazione dei prodotti e dei rifiuti cominciando dalle materie prime.
Un campo dell’ecologia industriale è la simbiosi industriale, che punta l’attenzione sui flussi di materie prime ma a livello regionale. Il suo intento è quello di coinvolgere e realizzare una simbiosi integrata a livello industriale intorno ad una stessa area geografica, promuovendo le collaborazioni tra le imprese (anche molto diverse tra loro) per gli scambi di energia, materiali, acqua e sottoprodotti in un’ottica sostenibile.
L’ecologia industriale rientra nell’ampio campo di studi della green economy ed ha l’intento di favorire lo sviluppo sostenibile del territorio unendo e raffrontando lo studio del prodotto/servizio da un lato, e l’analisi dei siti produttivi e dei processi di produzione dall’altro.