L’economia circolare è un’economia progettata per auto-rigenerarsi.
Un approccio circolare significa ripensare tutte le fasi della produzione e focalizzarsi sull’intera filiera che coinvolge il ciclo di produzione.

Per definirla più specificatamente si possono schematizzare 4 punti:

Cos’è

Un modello economico in cui i residui che derivano da attività di produzione e consumo sono reintegrati all’interno del ciclo produttivo secondo un criterio di rigenerazione e di riduzione degli impatti con effetti positivi sia sull’ambiente che sulla salute delle persone.

Cosa prevede

Per portare a termine la chiusura del ciclo agisce principalmente su tre fasi:

reperimento delle risorse, per aumentare gli input e gli elementi che possono interagire nel ciclo
produzione di beni per ridurre gli sprechi in sostituzione delle risorse, garantendo a livello di produzione una maggiore durevolezza
gestire i rifiuti in modo tale che siano reintrodotti nel ciclo il più possibile; la discarica deve diventare un’ipotesi via via sempre più lontana

Come

L’Unione Europea ha iniziato a partire dal 2015 un Piano d’azione per l’economia circolare che prevede:

stanziamento dei finanziamenti necessari
progettazione ecocompatibile dei beni
qualità di risorse e materi prime secondarie
riutilizzo di acque reflue
– dare impulsi alla prevenzione della produzione dei rifiuti e recupero di quelli creati

Tra i vari strumenti normativi previsti dal piano d’azione si distinguono quattro direttive – che costituiscono il cosiddetto “pacchetto economia circolare” – che cambiano le principali norme comunitarie in ambito rifiuti.

Sono:

  1. La direttiva 2018/849/UE, che modifica direttive che riguardano veicoli fuori uso, pile, accumulatori e i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
  2. La direttiva 2018/850/UE che modifica direttive sulle discariche di rifiuti
  3. La direttiva 2018/851/UE che cambia la precedente direttiva principale sui rifiuti
  4. La direttiva 2018/852/UE che modifica la direttiva su imballaggi e rifiuti da imballo

Quando

Le quattro direttive che costituiscono il pacchetto economia circolare sono valide dal 4 luglio 2018. Le norme che esse comportano devono però essere recepite dai singoli paesi tramite le proprie disposizioni interne entro il 5 luglio 2020, non avendo efficacia diretta negli ordinamenti giuridici degli stati membri.

L’economia circolare, rispetto al sistema produttivo classico, comporta un ripensamento radicale: mira a passare da un modello basato sull’iper-sfruttamento orientato a massimizzare i profitti ad uno basato sulla rigenerazione delle risorse e sulla drastica diminuzione degli sprechi. 

 

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